Saggi Controcorrente - PonSinMor

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Saggi Controcorrente

Pubblicazioni

Dante Lepore
Schiavitù

del Terzo Millennio


cm 15 x 21; pagg. 400 - € 15,00



Le allusioni alla «schiavitù» rispetto alla condizione del lavoratore salariato si rivelano sovente un espediente retorico, per marcare la seconda come il lato opposto della schiavitù, una condizione giuridica più dignitosa, più avanzata e libera, sempre migliore. In questo libro si dimostra che questa idea è una forma di ipocrisia e una distorsione di fondo che mistifica la natura fortemente dispotica e coercitiva del rapporto di lavoro salariato. Quello tra capitale e lavoro salariato non è un rapporto tra liberi ed eguali e nasconde un cinico disprezzo dell’essere umano ridotto a merce forza lavoro, avvilito anche, in quanto essere biologico, ad un grado ancora ignoto ai tempi della schiavitù antica, quando i prigionieri erano «salvati» (donde il termine «servus», da «servare») per usarne il lavoro. Oggi molti bambini (e non solo!) vengono rapiti per essere squartati per prelevarne gli organi, di cui esiste un florido mercato, e le stesse cifre della tratta di esseri umani e della schiavitù tradizionale peraltro ipocritamente definite «illecite», superano largamente le razzie e tratte del passato. Questo libro dimostra con l’analisi storica, con le inchieste sulla condizione di lavoro in tutti i settori economici in cui è stato possibile, che la concezione del lavoro salariato come condizione libera e dignitosa rispetto al male assoluto additato nella schiavitù (sempre immaginata e mitizzata e mai conosciuta) è un’ipocrita sostanziale accettazione del capitalismo come il migliore dei mondi possibile e un potente freno alla presa di coscienza della necessità di uscire da questo modo di produzione. Questa presa di coscienza, ostacolata oggi da una pletora di ceti parassiti e lacchè interessati a puntellare un sistema sociale che li foraggia, avverrà nel momento in cui a livello di numeri sempre più consistenti, i lavoratori si renderanno conto che il furto del loro tempo di vita li sta rendendo delle larve peggiori degli schiavi. Da allora sarà possibile l’avvio di un processo di tanti nuovi Spartaco di un mondo ormai globalizzato.


Dante Lepore

NATURA LAVORO SOCIETA'
Alle origini del pensiero razionale


cm. 14,7x 20,5; pp. IV+345
Indice analitico e dei nomi. € 19,50



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I Greci del VI secolo a.C. si trovarono in una di quelle tipiche condizioni irripetibili della storia, nella quale confluivano sia i risultati delle precedenti e contemporanee civiltà dei popoli contigui, sia un ambiente particolarmente adatto ad un'organizzazione sociale fino ad allora inedita, come la polis.
Le loro tecniche, spesso sottovalutate, in quanto non del tutto originali, hanno avuto il pregio di introdurre quel tanto di innovazione da consentire dei salti di qualità.
In fondo, il loro alfabeto è un lascito fenicio, la loro arte decorativa proveniva da tutte le zone dell'Orientee del Mediterraneo, l'impiego del ferro era già noto agli Ittiti e persino l'acciaio era stato scoperto dai Chalibi.
Anche l'impiego della moneta coniata era sorto presso i re della Lidia.
Ma i Greci entrano per primi nell'età del ferro, e vi entrano con un'articolazione economica e sociale germinata dalla disgregazione traumatica e precoce del vecchio ordinamento patriarcale, con il ricordo del passato comunitario tramandato dai miti della propria cultura, ancora orale ma estremamente evoluta e colta.
Il loro particolarismo politico, come il carattere indipendente e certe forme di individualismo, di coraggio e di audacia si spiegano meglio con i rapporti economici e sociali venutisi a determinare, con la scarsa diffusione dell'ordinamento in caste, che non con il "genio della razza", essendo, per di più, i Greci, una popolazione a discendenza mista.

Dall’Introduzione dell’Autore


“Questo è un libro che è poco definire controcorrente Diego Marconi in L’Indice, n. 3, marzo 2001.


Loren Goldner

L’avanguardia della regressione
pensiero dialettico e parodie postmoderne nell’era del capitale fittizio

In Appendice:
Il comunismo è la comunità materiale umana: Amadeo Bordiga oggi



Nota editoriale - Indice analitico e dei nomi.
ISBN 88-88999-02-7 -- cm. 14 x 21; pp. 192 - € 16,00

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“Da quando sono stati scritti questi saggi, l'America ha vissuto l'esperienza delle azioni di strada di Seattle (1999), il crollo del boom dell'asta del mercato azionario (2000), il quasi colpo di stato di Bush (2000), la distruzione del WTC (2001), una recessione (2001 e oltre) contrassegnante la conclusione del mito dell' “alta tecnologia”, la guerra afgana e la guerra dell'Iraq. Centinaia di migliaia di persone sono scese nelle vie, a cominciare dal mese di ottobre del 2002, per protestare contro la guerra in Iraq. Preso nell'insieme, questo ritorno della politica reale ha piuttosto sgonfiato la bolla di capitale fittizio che costituiva il contesto storico per l'egemonia del postmodernismo.”
[Dalla Nota dell'Autore per la traduzione italiana. Settembre 2003]

In Appendice: un originale saggio sul pensiero politico del grande rivoluzionario napoletano Amadeo Bordiga, fondatore del Partito Comunista d'Italia, nell'ampio contesto della storia del movimento rivoluzionario del '900, fatto da un lucido militante internazionalista americano di oggi.




Dante Lepore

Decadenza del Capitalismo e regressione sociale


In Appendice:
Loren Goldner, L'immensa sorpresa di ottobre.
Un collasso del mondo capitalista.


252 pag., con grafici e illustrazioni
ISBN 978-88-902775-7-3 - Cm 14x21 - € 15,00



Indice (pdf)


Loren Goldner
Capitale fittizio e crisi del capitalismo

cm 14x21, pp. 320, risvolti, € 17,00

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Chi è Loren Goldner (pdf)


“Raramente gli eventi hanno cospirato a generare un contesto, come quello attuale, opportuno e favorevole alla pubblicazione di un libro. La crisi di liquidità mondiale dell’agosto 2007 ha dimostrato, se di ulteriore prova ci fosse stato bisogno, che i “nuovi prodotti finanziari” del decennio passato, la “diffusione del rischio” a livello mondiale per fondi protetti e derivativi, e i modelli di investimento nei calcolatori progettati dagli astrofisici sono altrettanto vulnerabili alle crisi cicliche quanto i precedenti esempi della “new economy” che si sono risolti nei crolli del 1987, 1998, 2000-2002, per non dire dei molti altri precedenti.”

[Dalla Prefazione dell’Autore]


Questo è un libro per alcune generazioni a partire dagli anni ’60 e per tanta “sinistra” disorientata dalle illusioni, perché segnala un’occasione di riflessione per il movimento operaio e proletario. Il capitalismo vi è descritto in tutte le sue sfumature: economiche, storiche, sociali, ideologiche, in ogni zona del pianeta. Tutte le speranze, le lotte, le illusioni, le effimere conquiste e le sconfitte, le delusioni di questi ultimi decenni vi si incontrano nell’unica certezza, maturata da solidi principi materialisti e dalla lezione dei fatti, che si tratta di un sistema che ormai si auto-cannibalizza. Il libro dimostra che, riprendendo in mano la lezione del III volume, sia pure incompleto, del Capitale di Marx, si può e si deve osservare il processo concreto delle crisi di liquidità capitaliste (come quella attuale dei mutui immobiliari negli Stati Uniti che ormai coinvolge finanza e industria e che sta facendo tremare l’Europa e il mondo) come chiave per comprendere l’origine della sua metamorfosi in capitale fittizio, e i modi per contrastarlo. La “crisi creditizia” del dopo luglio 2007 di fatto è radicata in un lungo processo nel ciclo capitalista della produzione e riproduzione degli ultimi decenni. Da segnali degli ultimi anni 60, che indicavano la conclusione della precedente era di avanzamento, e in cui gli Stati Uniti passavano dalla condizione di più grande creditore a quella di più grande debitore del mondo, il mondo capitalista è andato essenzialmente “girando a vuoto”, con sempre crescente credito piramidale di incredibili e senza precedenti proporzioni che diventa “il motore” principale dello “sviluppo”, pagato con una sempre crescente regressione sociale di ogni genere, che l’Autore chiama riproduzione sociale CONTRATTA, o non-riproduzione a scala mondiale.Il libro ha alle spalle un ventennio di studi militanti sul capitalismo americano nelle sue radici e nei rapporti col mercato mondiale. Esso nasce dunque in tempi che precedono questa crisi che ora anche i politici e gli economisti ufficiali, passati dal silenzio scettico all’ostilità e censura, non riescono più a nascondere. La diagnosi sul destino del mondo, nella prospettiva dell’inevitabile sgonfiamento dell’immensa bolla di capitale fittizio, sembra una profezia al cospetto del crack borsistico che ha colpito il mercato immobiliare americano. A leggere questo libro, si capisce che non è ancora finita: tutto il settore FIRE (finanza, assicurazioni, immobiliare) è gonfio dell’aria calda di un capitale fittizio alimentato da decenni di predominio del dollaro e di indebitamento statale USA interno e sul mercato mondiale, per cui il debito statale americano è diventato apertamente l’ancora del sistema finanziario mondiale e tale rimane fino ad oggi, configurando lo spettro di un’enorme svalorizzazione. In realtà è l'ultima fase nella decadenza del sistema capitalista come modo di produzione globale, un processo cominciato nel primo decennio del XX secolo.Ma ce n’è per tutti: anche per tanta “sinistra” occidentale, da decenni arroccata sui miti di un movimento operaio classico dell’epoca espansiva del capitalismo e di un marxismo ecclesiastico resosi incapace di raccogliere le sfide e le occasioni storiche del presente.



Loren Goldner

"L'immensa sorpresa di ottobre":
Un tonfo del mondo capitalista


ottobre 2008

Pdf Liberamente scaricabile



Redazione di
«MATERIALISMO DIALETTICO» (a cura di)


LA DIALETTICA E LA VERITÀ DEL CAPITALE


Cm 14x21, pp. 260
€ 15,00




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